Strade Vigne del Sole
di Cinzia Forino
[marzo 2003]



Il pianeta-vino, un mondo da esplorare.
Il diario dei nostri viaggi, gli incontri con i produttori.

 VIAGGI & INCONTRI
    STRADE VIGNE DEL SOLE 2003

     E' ormai da diverso tempo che la zona dei Castelli Romani, e comunque tutto il Lazio, sta assistendo ad un grande lavoro enologico che decisamente verte sulla qualità del prodotto.
     Le aziende che producevano grandi quantità di vino, comunque assorbite dal più grande bacino consumistico, quale è Roma, devono necessariamente fare i conti con un mercato sempre più esigente e attento; le potenzialità per portare i vini laziali sullo stesso "scaffale" di quello dei vini del nord, e per avviare esportazioni all'estero, ci sono tutte e per fortuna molti lo hanno capito.
     Alcuni nomi sono già ben conosciuti, ma oggi Vi vogliamo parlare di un'azienda che spinta dalla pura passione, sta portando avanti un grandissimo lavoro di rivalutazione di vitigni autoctoni di questa zona:

l'azienda Strade Vigne del Sole.


      E' un'azienda il cui nome nasce nel 1998, sembrerebbe giovane, ma se andiamo a scavare nel suo passato, ha un'esperienza che risale al 1730.
La passione che si tramanda in sordina, di generazione in generazione ha permesso di mantenere in vita ben 36 vitigni autoctoni laziali, molti dei quali sconosciuti agli addetti ai lavori! Il titolare, Cav. Antonio Cugini, che negli ultimi tempi ha avviato all'attività suo figlio Alessandro, lavora in piena sintonia con tradizione e natura, riuscendo a darci nuove sensazioni attraverso vini antichi.
       Siamo andati a trovarlo in quella che è la zona più preziosa dei Castelli Romani, Valle Marciana a Grottaferrata (Roma). Qui sono parte dei suoi vigneti, in questa conca ricavata da un antichissimo cratere vulcanico, dove la terra ricca di minerali ha un eccezionale drenaggio. Il sistema di allevamento adottato è del tutto particolare, inventato dalla stessa famiglia Cugini, si chiama "pendolino": è un sistema eretto con supporto per tralci corti ed i grappoli a ricaduta possono godere di sole e brezza in quantità e da tutte le direzioni.
      Particolare attenzione viene data alle rese che non superano mai i 90q per ettaro, per alcune tipologie anche 35q/ettaro, e alla vendemmia che, come dice il Cav. Cugini deve essere fatta al momento giusto, senza fretta, quando si è sicuri che l'uva riesce a dare il meglio di se. Inizia a metà settembre, dura un mese con due, tre passaggi, raccogliendo ogni volta solo i grappoli maturi.

      Ma veniamo alla parte più interessante di questa azienda, che è oggetto di studio del Centro di Conegliano Veneto e di interesse da parte della Cooperativa Vivai Rauscedo: il vitigni. Ben 36, sembra strano ma ci sono tutti! In questa zona, certamente conosciamo la Malvasia Puntinata, la Malvasia del Lazio, la Malvasia Bianca di Candia, il Bellone, il Bombino e il Trebbiano Toscano, ma avete mai sentito la Malvasia Rossa, l'Albana Laziale, il Tor de Passeri, il Cacchione antico nome locale per chiamare un'uva del tutto simile allo Chardonnay, e l'Alba rosa? Quest'ultima è un'uva dalla polpa rosa che da vini rosati naturalmente, un sapore caratteristico delicato e del tutto nuovo.
Abbiamo degustato sette delle 13 tipologie prodotte dal Cav. Cugini e tutte ci hanno emozionato.

      La tecnica di vinificazione è quella tradizionale, un po' simile per tutti: fermentazione in vasche di acciaio ad una temperatura di circa 14°, leggero passaggio sulle bucce , per alcuni tipi di vini è prevista la criomacerazione per altri un passaggio in barrique usate mai per tempi troppo lunghi, gestione questa che permette di amalgamare le componenti del vino senza imprimergli i classici sentori del legno.
      Tutti i profumi e gli aromi che troviamo nel bicchiere, rispecchiano fedelmente la tipicità delle uve, e al gusto c'è sempre conferma di ciò che l'olfatto ci ha preannunciato.
      Certamente non ci troviamo di fronte a vini dall'estratto imponente, ma vini che hanno una loro personalità frutto di un buon lavoro in vigna e in cantina; hanno il supporto acido, alcolico e minerale che li rende adatti anche ad un inaspettato invecchiamento; questo è anche confermato dalla raccolta di molti vini, sia bianchi che rossi, che la famiglia Cugini, conserva dal 1946 in una suggestiva grotta-cantina.

Le nostre degustazioni:

Malvasia rossa 2001
Alba Rosa 2001
Kadrai 2001
Malvasia Nostrale 2001
Tradizionale Rosso 2000
Morato 2001
Cannellino 2001



Le schede analitiche si possono trovare nella pagina dedicata ai nostri Appunti di degustazione




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